martedì 21 luglio 2020

Il dominio della regina- l'ombra della profezia

Il dominio della regina è uno dei libri di George R.R. Martin facente parte della saga del Trono di Spade.

In questo caso evito qualsiasi cosa che riguardi la trama, ma darò solamente un'impressione di quello che mi è piaciuto e cosa meno, parlando in maniera molto vaga visto il rischio spoiler. 

Allora in questo libro seguiamo da vicino Cersei Lannister, Jaime Lannister, Brienne, Arya, Sansa e Samwell, qualche riferimento alla famiglia dei Greyjoy.

Parto dalla Regina Lannister, Cersei, la persona con un ego smisurato, che vede nemici ovunque e si crede l'unica furba e intelligente e con potere smisurato (sempre secondo l'idea che ha di se stessa).

Jaime è un personaggio molto complesso, in questo libro però mi ha lasciato un po' indifferente e devo ancora capire se mi piace o meno.

Brienne, a me non dispiace come personaggio, è una delle persone più fedeli che ho trovato in un libro.

Arya, ecco lei l'adoro, per quanto mi riguarda può fare quello che vuole che comunque avrà sempre la mia adorazione più totale.

Sansa, all'inizio un personaggio odioso (a mio parere), ma inizia a piacermi, una ragazza che ne ha passate così tante che si sta rafforzando sempre di più.

Samwell, in questo libro non è trattato come si deve, si sa che sta andando a Vecchia Città, si parla che deve fare una ricerca (e mi fermo qua per non avere problemi con spoiler), se da una parte è interessante perché vuoi capire cosa Sam scopre (e anche questo, in questo libro non riceverai risposte) la sua parte è noiosa, veramente noiosa, la leggi per vedere dove va a parare o comunque per vedere se c'è qualche informazione in più, ma non essendoci non attira molto.


mercoledì 15 luglio 2020

Dimentica il mio nome

Dimentica il mio nome è una graphic novel di Zerocalcare.

In questo fumetto Zerocalcare si trova a vivere la perdita della nonna, infatti questa muore e lui inizia a fare un viaggio un po' nel suo subconscio per capire cos'è la morte, o comunque affrontarla e dall'altro per capire chi era veramente la nonna. Perché alla fine siamo sicuri di conoscere in maniera così profonda i nostri parenti? Di sapere tutto di loro? Ovviamente tutte le domande che non hai mai fatto alla persona cara ti salgono in mente solo e semplicemente quando questa viene a mancare, uno strano scherzo del destino, no?

Questo è stato il mio primo approccio a Zerocalcare, la mia prima lettura. Oltre ai disegni che li ho trovati fantastici anche la trama è spettacolare, mi ha coinvolto subito e il suo stile direi che è abbastanza inusuale (in senso positivo). Ti fa salire l'inquietudine, ma dopo un po' c'è dell'ironia fantastica, è un giusto bilanciamento tra le due.

Io lo consiglio tantissimo anche perché questo fumetto è riuscito a farmi venire una voglia matta di recuperare tutto quello che ha pubblicato Zerocalcare.

Tu sei mia

Tu sei mia è un romanzo di Elizabeth Anthony, pubblicato da Garzanti.

Il libro è incentrato sulla protagonista, Sophie. Siamo nell'Inghilterra degli anni '20, e Sophie, rimasta orfana inizia a lavorare come cameriera a sedici anni a Belfield Hall. La sua vita non è granché di speciale, anzi è molto semplice, fino a quando non incontra il nuovo proprietario della tenuta: Mr Maldon. Il loro incontro sarà qualcosa che sconvolgerà letteralmente le loro vite. La passione li travolgerà, Sophie cadrà nelle braccia di lui, uomo alquanto misterioso, con passioni e desideri particolari.
Tutto questo verrà mescolato ad un  sacco di intrighi e pettegolezzi.

Il libro mi ha messo in difficoltà, in bilico. Da un punto di vista non l'ho sopportato, l'ho trovato un po' eccessivo di intrighi di palazzo o comunque difficoltà continue che deve superare la protagonista. Dall'altra ha quel suspance che ti fa continuare a leggere perché devi capire come va a finire. 
Una cosa che non mi sarei mai aspettata è il finale. Non è il classico, che la maggior parte delle persone si aspetta, e questo mi è piaciuto un sacco.
Altra cosa che mi è piaciuta è come cresce e cambia Sophie, il personaggio all'inizio non lo reggevo molto, anzi quasi per nulla, ma dopo ha iniziato a prendere delle iniziative e delle scelte che non mi sono dispiaciute, o meglio, non è rimasta sempre uguale, ma è cresciuta.

Questo romanzo lo consiglierei a chi è amante del genere erotico, un po' alla cinquanta sfumature. 
Per tutto il resto io vi direi di lasciar perdere a meno che non siate curiosi

venerdì 10 luglio 2020

Pappagalli verdi

Pappagalli verdi, cronache di un chirurgo di guerra, è una sorta di diario scritto da Gino Strada ed edito per Feltrinelli.

Gino Strada è un chirurgo che lavora per Emergency, in ogni luogo in cui va riesce a costruire ospedali di fortuna in situazioni di guerra, che servono sia sul momento che per il dopo conflitto, un piccolo dono che rimane...le mine antiuomo.
Questi arnesi malefici si nascono nel terreno e fanno tantissime vittime e altrettante persone perdono uno o due braccia, una o due gambe. Da queste mine proviene il titolo del libro: pappagalli verdi, sì, perché la popolazione Afghana le ha soprannominate in questa maniera, e per scoprirne il motivo vi lascio alla lettura di questo libro.

E' un libro che ti sbatte in faccia la dura realtà, ti fa tornare con i piedi per terra e ti fa vedere quello che sta ancora succedendo in diversi parti del mondo.
 Ti rendi conto della forza e del coraggio che hanno certe persone a fare il medico o l'infermiere in zone di guerra, della scelta che hanno fatto. 
Ti rendi conto delle condizioni di vita in certi Paesi, che per trovare un ospedale devi anche percorrere per tutta la notte parecchi chilometri.
Ti rendi conto di quello che provano il personale medico quando fanno di tutto per salvare le persone, ma che alla fine non riescono, o quello che provano quando riescono a salvare delle vite umane.
Ti rendi conto di quello che provano i pazienti, giovani e vecchi, uomini e donne e anche bambini
 (sì perché le mine non risparmiano proprio nessuno).
Ti rendi conto di così tante cose che è una lettura difficile e commovente, ma che deve essere fatta per rendersi conto, per conoscere. E' un libro breve, con uno stile rapido e veloce, ma che ti immerge così tanto che da una parte non riesci a staccarti, dall'altro ti devi fermare per riprendere il respiro.

mercoledì 8 luglio 2020

Gerusalemme liberata

Gerusalemme liberata è un poema eroico di Torquato Tasso, io ho letto la versione edita dalla Newton Compton Editori, con la bellezza di 470 pagine.

Lo ammetto, molto probabilmente se non fosse scoppiata una pandemia dove tutti eravamo chiusi in casa non sarei mai stata così pazza da affrontarlo.
E' un poema immenso, scritto in versi e che richiede una certa attenzione nella lettura, sia per lo stile, che per la storia. Non è così immediato. 

L'unica soddisfazione è poter dire ce l'ho fatta, e io miei cari ce l'ho fatta!


martedì 7 luglio 2020

La memoria rende liberi- La vita interrotta di una bambina nella Shoah

La memoria rende liberi è un libro di Enrico Mentana e Liliana Segre, edito dalla Rizzoli di 246 pagine.

Questo libro è una collaborazione tra il giornalista Enrico Mentana che ha intervistato e ascoltato la storia di Liliana Segre, senatrice italiana e vittima della Shoah.
Il libro infatti racconta la vita della donna, anzi della bambina, il tentativo di fuga per non essere incarcerata col padre, visto il suo essere ebrea, il suo viaggio in treno verso il campo di concentramento, la sua liberazione. 
E' una testimonianza viva di quello che ha vissuto e che tutti dovrebbero leggere per rendersi conto di quello che è successo, della nostra storia. Secondo me chi conosce, impara, e chi impara può far in modo che questioni del genere non ricapitino. Specialmente in questo periodo che stiamo vivendo dove l'odio e il razzismo si fanno sentire.
Io consiglio tantissimo di leggere questa testimonianza di una sopravvissuta.

Inoltre vi avviso che i proventi dei diritti dell'autore verranno devoluti alla Onlus Opera San Francesco per i poveri.

domenica 5 luglio 2020

Il Priorato dell'albero delle arance

Libro immenso, sia per il numero di pagine (circa 800), un mattone in pratica sia per l'idea di fondo presente in questo fantasy.

Il Priorato dell'albero delle arance è un romanzo di Samantha Shannon.

Ci troviamo alla corte della regina Sabran, ultima di una lunga dinastia di regine che regnano su Inys, nel mondo occidentale.
C'è un pericolo imminente, il ritorno del Senza Nome, il nemico per eccellenza che vuole sottomettere e distruggere l'umanità.
Sabran dovrà sconfiggere il nemico, e accanto a lei ci sarà l'amico d'infanzia Loth, Ead Duryan dama di corte ma di cui lei non conosce la vera identità.
Nel mondo orientale invece incontriamo Tanè, ragazza che studia per diventare cavaliere di draghi e Niclays, un alchimista proveniente dall'Occidente, ma finito esiliato in Oriente dalla stessa regina Sabran.
Ovviamente per sconfiggere un pericolo così grande i due mondi, così distanti dovranno trovare un punto di contatto, per combattere insieme il pericolo imminente. La domanda è solo una...ce la faranno?

La particolarità è la divisione dei capitoli, ognuno è sotto dal punto di vista di quattro degli innumerevoli personaggi presenti all'interno del romanzo, e parliamo di Ead, Loth, Niclays e Tanè.

Ebbene, io ho adorato questo libro, le 800 pagine sono scivolate vie.
Ha dei difetti, lo ammetto, e parto proprio con quelli. Innanzitutto a volte sembra che le disavventure che i diversi personaggi incontrano sia facili, riescono ad affrontare le problematiche in maniera molto rapida e spesso anche indolore, sembrano quasi che non facciano molta fatica. Il secondo problema che ho riscontrato è la descrizione del mondo Orientale, si vede che è descritto come se si parlasse della Cina e del Giappone e questo ci sta, prendendo lo spunto, ma lo trovo fin troppo una copia fatta di stereotipi, come la descrizione dei cavalieri dei draghi, sembrano praticamente dei samurai a cavallo di draghi.

Parliamo dei pregi; tutta la parte dei draghi è stupenda, anche il rapporto draghi-umani l'ho trovato molto bello. Mi è piaciuto un sacco che si parlasse di una regina al comando, e che le figure femminili sono fondamentali per tutta la trama. Mi è piaciuta la storia d'amore che viene a crearsi.
E' una lettura che ti prende dalle prime pagine, è scorrevole e le 800 pagine non ti pesano.


giovedì 2 luglio 2020

La legge del sognatore

La legge del sognatore è un libro scritto dal mio amatissimo Daniel Pennac.
Ritroviamo lo scrittore bambino, insieme a Louis, suo amico, in camera la notte prima di una gita al lago con i genitori. Sopra il letto un poster con un disegno di Fellini che lo stesso regista aveva regalato alla madre di Pennac (aveva lavorato per Fellini quando lavorava a Cinecittà). I due bambini parlando si raccontano di come si muove la luce, e dopo, addormentati Daniel sogna che da tutte le lampade e le fonti luminosi esce un fluido che inonda tutto quello che trova, la casa, il paesino, la chiesa...tutto!
Il mattino dopo si sveglia e capisce di aver solo sognato.
Ad anni di distanza Daniel e Louis si ritrovano per una gita al lago con immersione annessa, e Daniel scopre che sotto il lago c'è lo stesso paesino che aveva sognato anni prima..quello dell'incubo.
Cosa può aver provocato tutto questo? Secondo l'autore è stata l'influenza di Fellini, infatti anni dopo Daniel decide di mettere in scena uno spettacolo teatrale a Milano basato sui sogni, omaggiando Fellini. Ma forse, alla fine, anche questo è un sogno. La madre di Daniel non ha mai lavorato a Cinecittà e tanto meno con Fellini, ma era una sua grandissima fan. E il paesino sommerso rappresentato nel sogno e poi ritrovato nella realtà? Anche quello solo un sogno o la verità? Bisogna leggerlo per scoprirlo.

Questo è un libro articolato. Non sai mai se ti trovi nella realtà o nel sogno. Sembra facile, perché alla fine è un romanzo anche breve e lo stile di scrittura è semplice, ma la trama no. Ti attira nella sua rete e non ti fa capire bene dove ti trovi. Uno spettacolo e una scoperta continua.