Libro immenso, sia per il numero di pagine (circa 800), un mattone in pratica sia per l'idea di fondo presente in questo fantasy.
Il Priorato dell'albero delle arance è un romanzo di Samantha Shannon.
Ci troviamo alla corte della regina Sabran, ultima di una lunga dinastia di regine che regnano su Inys, nel mondo occidentale.
C'è un pericolo imminente, il ritorno del Senza Nome, il nemico per eccellenza che vuole sottomettere e distruggere l'umanità.
Sabran dovrà sconfiggere il nemico, e accanto a lei ci sarà l'amico d'infanzia Loth, Ead Duryan dama di corte ma di cui lei non conosce la vera identità.
Nel mondo orientale invece incontriamo Tanè, ragazza che studia per diventare cavaliere di draghi e Niclays, un alchimista proveniente dall'Occidente, ma finito esiliato in Oriente dalla stessa regina Sabran.
Ovviamente per sconfiggere un pericolo così grande i due mondi, così distanti dovranno trovare un punto di contatto, per combattere insieme il pericolo imminente. La domanda è solo una...ce la faranno?
La particolarità è la divisione dei capitoli, ognuno è sotto dal punto di vista di quattro degli innumerevoli personaggi presenti all'interno del romanzo, e parliamo di Ead, Loth, Niclays e Tanè.
Ebbene, io ho adorato questo libro, le 800 pagine sono scivolate vie.
Ha dei difetti, lo ammetto, e parto proprio con quelli. Innanzitutto a volte sembra che le disavventure che i diversi personaggi incontrano sia facili, riescono ad affrontare le problematiche in maniera molto rapida e spesso anche indolore, sembrano quasi che non facciano molta fatica. Il secondo problema che ho riscontrato è la descrizione del mondo Orientale, si vede che è descritto come se si parlasse della Cina e del Giappone e questo ci sta, prendendo lo spunto, ma lo trovo fin troppo una copia fatta di stereotipi, come la descrizione dei cavalieri dei draghi, sembrano praticamente dei samurai a cavallo di draghi.
Parliamo dei pregi; tutta la parte dei draghi è stupenda, anche il rapporto draghi-umani l'ho trovato molto bello. Mi è piaciuto un sacco che si parlasse di una regina al comando, e che le figure femminili sono fondamentali per tutta la trama. Mi è piaciuta la storia d'amore che viene a crearsi.
E' una lettura che ti prende dalle prime pagine, è scorrevole e le 800 pagine non ti pesano.
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